Laghat colpisce ancora

La storia di Laghat non tramonta proprio mai e in questi giorni ne ho avuto ancora una volta la conferma.

In collaborazione con l’UNICEF di Pisa, grazie all’interessamento del suo presidente Giuseppe De Benedittis, negli ultimi due anni Laghat ha ricevuto in primavera la visita di due scuole elementari di Pisa.

Nella primavera del 2023 due classi della scuola Collodi sono venute a San Rossore assistendo agli allenamenti dei cavalli e poi facendo un giro all’ippodromo prima di andare in “pellegrinaggio” da Laghat che conoscevano già perché le maestre avevano preparato i loro allievi raccontando la sua storia.

In questi casi sono sempre disponibile per accompagnare le scolaresche in questo tour ma, purtroppo, nella prima occasione di quest’anno, non ho potuto farlo per impegni familiari. Ero stato più che degnamente sostituito da Elisabetta Savelli che dei tour a San Rossore è la regina!

I bambini, però, erano rimasti un po’ delusi perché avrebbero voluto conoscermi, farmi domande e avere la dedica sui loro libri di Laghat un cavallo speciale.

Le maestre mi chiesero se sarebbe stato possibile andare a trovarli in classe per soddisfare le loro curiosità ma l’anno scolastico era agli sgoccioli e, quindi, rimandammo l’appuntamento a questo autunno. E così è stato, con un po’ di imbarazzo perché stavo andando a parlare di un mio libro in una scuola dedicata a Carlo Collodi

Aver scritto i due libri dedicati a Laghat mi ha regalato molte emozioni e le più forti sono senza dubbio quelle legate agli incontri con i bambini. Purtroppo non è semplice poter andare nelle scuole a raccontare Laghat, la sua storia ma, soprattutto, quello che ci può insegnare in tema di diversità, della sua accettazione da parte degli altri, del chiedere e dare aiuto quando ce n’è bisogno, dell’importanza di non rinunciare ai propri sogni e, comunque, di provare a realizzarli. Sempre.

Così, ho incontrato questi bambini e bambine, classe 2014, che mi hanno accolto con grande entusiasmo. Per prima cosa vorrei fare i complimenti alle loro maestre perché avevano preparato a dovere la classe a questo appuntamento che è stato ricco di domande pertinenti, brillanti, alcune del tutto inattese.

Non so come non si sia staccata qualche mano da quelle braccia sempre alzate per chiedere la parola e non c’è stata una curiosità che non fosse in tema con l’argomento che stavamo trattando. Bravi davvero.

La cosa che mi fa più tenerezza in queste situazioni è che, dopo un po’ che sono in una classe, i bambini incominciano a chiamarmi “maestro” e spesso mi sono domandato se sarebbe stato un mestiere che avrei potuto fare. Vedremo nella prossima vita.

Insieme a loro abbiamo visto anche un video di una delle corse più belle che Laghat abbia vinto, quella del 1° gennaio 2011 quando a San Rossore sconfisse ben 20 avversari: una corsa epica.

E poi, è arrivato il momento del “firma copie” per il quale mi sono seduto a uno dei loro banchi.

Mano a mano che sono venuti disciplinatamente con il loro libro (qualcuno con due perché ha anche il romanzo Laghat in cavallo normalmente diverso), mi hanno consegnato dei regali bellissimi: i loro disegni sulla storia di Laghat.

Ho una cartella dove conservo gelosamente tutti quelli ricevuti nel corso degli anni e che adesso è arricchita da quelli delle bambine e dei bambini delle Collodi. Oltre ai disegni, una bambina mi ha consegnato anche una medaglia sulla quale c’è scritto: “Al miglior scrittore del mondo” … evviva la fantasia dei bambini!

San Rossore 9/11/23
Una giovanotta di sette anni
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