Giovedì 6 Luglio 2006
Per la prima volta ho partecipato all’Ardia di Sedilo. Partecipato e non assistito perché non si può restare estranei a S’Ardia, un rito che unisce il sacro e il profano nel nome di Costantino (Santu Antine) che ricorda la battaglia di Ponte Milvio tra Costantino e Massenzio.
Non è una corsa anche se i cavalli corrono, lanciati giù da Su Frontigheddu, per passare sotto l’Arco e salire al santuario, capeggiati da Sas Pandelas e Sas Scortas che precedono un centinaio di cavalieri. Poi di nuovo giù, verso il piazzale sottostante la chiesa per girare attorno a Sa Muredda per poi risalire al santuario.
Magari non è facile entrare in questa tradizione ma non si può non restarne affascinati.
Ho partecipato a quest’Ardia grazie all’insistenza di un amico, Pietro Penta, che ringrazio per la sua perseveranza!
A Sedilo ho trovato nuovi amici, in particolare Enrico Guglielmo, che mi ha ospitato nel suo B&B, e Mario Sollai, un fotografo bravissimo che, lui sì, conosce bene l’Ardia e sa come fotografarla!
All’epoca avevo una vecchia camera digitale, solo un obbiettivo 18-55 mm e poca esperienza. Però sono molto legato a queste foto, spero vi piacciano.